L'altro giorno mi sono resa conto di avere il frigo pieno di rape. E pensare che fino a una certa età le detestavo. Il loro sapore vagamente amaro mi impediva davvero di apprezzarne ogni altra sfumatura.
Ora invece mi piacciono molto. Non sono in cima alla lista delle verdure amate, ma le compro davvero spesso. Per prima cosa mi attira il loro aspetto, comlice il fatto che il mio colore preferito sia, guarda caso, esattamente quello delle rape. Le cassette colme di questi "bulbi", di queste radici viola, tonde, simpatiche, semplici e rustiche mi conquistano e alla fine la classica scappata al mercato dei contadini o al negozio di verdura si conclude sempre con il mio ritorno a casa con il bottino in borsa.
Le ho già cucinate in tanti modi e da un po' di tempo me le vedevo protagoniste di una vellutata che immaginavo candida come la loro polpa e molto cremosa. Ma avevo alcuni dubbi a riguardo. Per esempio che tipo di erba aromatica accostare al gusto dolce/amaro delle rape. E poi sarebbe stato necessario aggiungere qualcosa di più consistente, come la patata per esempio, che mi viene in aiuto spesso quando voglio rendere più corposa una passata?
Poi, leggendo "La Cucina", ho trovato una ricetta molto interessante: minestra cremosa di rape e patate che prevedeva poi una spolverata di tartufo, mi pare.
E allora mi sono decisa. Ma come spesso accade, ho improvvisato..
Il tempo era poco, la fame incalzava, quindi occorreva agire senza troppi scrupoli e cucinare!
Quindi, in definitiva, ho preso circa 4 rape di media grandezza, le ho affettate bene. Nel frattempo ho messo in una pentola dal fondo spesso un pochino di olio extravergine di oliva (un cucchiaio abbondante), tre/quattro foglie di alloro e uno scalogno affettato sottilmente. Un minuto di sfrigolio e ho aggiunto le mie rape. Poi un paio di patate piccole anch'esse tagliate a fettine (questo proprio per velocizzare la cottura). Un alro minutino per far sì che le verdure sprigionino il loro profumo, poi le ho ricoperte con acqua.
Ho chiuso il coperchio e ho fatto cuocere per circa una ventina di minuti. Solitamente quando il tutto comincia a bollire, tolgo il coperchio e abbasso la fiamma.
Quando le verdure sono molto molto tenere spengo il fuoco e dopo qualche minuto frullo il tutto (uso sempre il frullatore a immersione direttamente dentro la pentola).
Buona, mi è piaciuta e diventerà una delle vellutate di casa nostra, insieme alla cara crema di zucca.
Non è una ricetta, ma semplicemente un modo semplice di gustare la verdura in un modo molto infantile, quasi primordiale...La prossima volta vorrei eliminare le patate e vedere come viene. Oppure aggiungere dei legumi.
Noi la abbiamo gustata con dell'ottimo pane umbro comprato a Eataly in una delle mie gite (ora ce l'ho proprio vivono a casa) che in parte ho tagliato a cubetti, condito con olio extravergine e maggiorana e fatto dorare in forno. E devo dire che un corposo Nebbiolo ci sta davvero bene :)
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