Il mio Natale è cominciato con un risveglio delicato, alle prime luci dell'alba. La casa silenziosa è ancora buia, solo le lucine di Natale a illuminare i miei passi leggeri e ancora incerti verso la cucina. Con gesti quasi automatici ho preparato due tart tatin per il pranzo. Così mi è stato chiesto da chi ama questo dolce. Niete panettone, putroppo, almeno fino a quando un bel giorno dirò che è ora di comprare un'impastatrice. Per ora tanti biscotti e queste due tatin. Il profumo del burro, quando si scioglie nello zucchero caramellato è sublime. E la casa comincia a risvegliarsi pian pian, avvolta da quest' aroma dolce e particolare. La frolla ricca di scorza di limone è un po' difficile da stendere, nonostante la notte trascorsa al fresco, in frigorifero.
Intanto, mentre la seconda torta cuoce beata, si son fatte le otto e io finisco di impacchettare gli ultimi piccoli doni. Il maglione finito appena in tempo, la sera prima, l'ho messo sullo stendino tutta la notte per prender la forma. Alla luce del giorno lo trovo quasi bello e sono soddisfatta. Per ultima cosa confeziono le due Tatin ancora leggermente tiepide. E poi si parte per la nostra giornata. Abbiamo ben due case da visitare.
Oggi, con l'avanzo della frolla (che è bello abbondante) ho preparato dei biscotti al profumo di limone di varie forme da offrire a chi passerà di qua in questi giorni di "quasi-festa", o da portare a chi rivedremo dopo un bel po' di tempo. Magari chiusi in qualche sacchettino o accanto a una tazza di te bollente.
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