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giovedì 3 novembre 2011

LA TORTA IN PENTOLA







Un giovedì mattina di quest'estate, in pieno trasloco, sono andata al mercato sotto casa per cercare un secchio o una bacinella, insomma, qualcosa in cui potessi diluire del colore...Vado sicura verso il banchetto che vende le robe per la casa. La signora bionda sorridente si stava pazientemente occupando di una madama che voleva comprare qualche metro di quei tappetini di gomma da mettere sotto il lavandino. Essendo questa molto indecisa, ho avuto tutto il tempo di esaminare la mercanzia. Padelle "girafrittate", caffettiere da orzo, stampi colorati di silicone per dolci, ogni genere di attrezzo e utensile per la cucina, il bagno, eccetera.
Una strana pentola però ha attirato la mia attenzione. Munita di coperchio, la casseruolina assomigliava vagamente per fattezza e colore, al pentolame di mia nonna, in alluminio. E anche a quegli stampi da budino vintage che tanto mi piacciono.Il coperchio aveva alcuni fori ed era ben imballata. Già che la trattativa per il tappetino di gomma sembrava continuare all'infinito, ho fatto che prenderla in mano per esaminarla più da vicino...Sul cartoncino della confezione c'era scritto "fornetto da gas per torte". " Incredibile!!! Cioè, io con questo robo posso cuocere una torta anche con 8000 gradi???" - ho pensato- e in quei giorni di agosto chi si sognava di accendere il forno? La signora bionda mi ha poi spiegato che potevo prepararci tutto ciò che volevo, lì dentro: mele, patate, insomma, come un forno "vero".
Per la cifra di 11 euro me la sono portata a casa....E non vi dico quante ne ho comprate nei giorni seguenti!!! Ogni giovedì (giorno di mercato)la stessa scenetta : "Signora, sono di nuovo io, non è che avrebbe ancora un fornetto? L'amica di mia mamma ne ha sentito parlare e..."
Per ora ho preparato solo dolci, ma non dico che emozione ogni volta che la metto sul fuoco! E poi ogni due minuti vado a sbirciare dai buchi (con rischio ustione da vapore caldo) per vedere se l'impasto cresce, come sta cuocendo...Insomma, se ne può fare a meno, certo, ma punto primo: quest'estate ho preparato tante leggere e buonissime ciambelle per le nostre colazioni energetiche prima di cominciare a imbiancare, a stuccare, a trasportare scatoloni...
E poi i dolci cotti lì dentro sono morbidi e fragranti, forse merito del vapore? Dalla diversa maniera che la torta ha di cuocere e di prendere il calore?
Mia mamma ci fa un'ottima torta di macedonia. Io invece amo particolarmente questa qui al cacao amaro e pere madernassa.







TORTA IN PENTOLA AL CACAO E PERE



200 gr di farina di frumento
100 gr di farina di riso

2 uova
150 gr di zucchero
80 ml di olio di semi
2 cucchiaio belli colmi di cacao amaro
1 bicchiere di latte (o di yogurt bianco intero)
una bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
2 piccole pere madernassa o quelle che preferirite

Imburro per bene il mio fornetto.
Sbuccio le pere e le taglio a pezzetti o a fettine (a seconda di come si preferisce che sia la consistenza della frutta quando si morde una fetta di torta).
Setaccio in un recipiente le farine, il cacao, il lievito.
In una ciotola capiente sbatto poi le uova con lo zucchero fino a quando non sono belle chiare e gonfie. Aggiungo poi l'olio a filo e il bicchiere di latte (o di yogurt).
Unisco la farina poco per volta, sempre sbattendo con le fruste fino a quando il composto si presenta bello liscio e omogeno. Per ultima cosa incorporo la pera e mescolo il tutto con un cucchiaio di legno.
Ora non mi resta che versare il tutto nella mia "teglia" e mettere sul fuoco!
La fiamma deve essere bassa ma non al minimo e possibilmente costante.
Dopo circa 40 minuti la torta dovrebbe essere cotta. Ma dipende davvero da tanti fattori!


Comunque, dopo 20-25 minuti, è possibile alzare un pochino il coperchio e infilare il classico stecchino per verificare la cottura.
Lascio raffreddare poi la torta nello stampo e la sformo in un bel piatto. Et voila.
Alla fine faccio cadere una bella pioggia di zucchero a velo sulla ciambella. E anche setacciato con un cucchiaino di cannella non è male!


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